LunaticaMenteEma News (Libero)
2006-02-04 18:18:37 UTC
Stamattina ho avuto un colloquio di lavoro. Ormai la ricerca di un lavoro mi
mette in ansia al solo pensarci. Anche di notte mi capitano strani attacchi
di tachicardia durante i quali ho l'impressione che il cuore debba sfondarmi
la cassa toracica. Cosa significa? La paura... mi blocca. Mi impedisce anche
di cogliere al volo le occasioni che mi si presentano. Oggi mi è stata
finalmente fatta un'ottima offerta e... l'ho rifiutata! Tutto a causa delle
mie paure. Ora penserete che non ho voglia di lavorare, ma vi giuro che non
è così. Credo di aver avuto un attacco di panico in piena regola.
Sudorazione a mille, mani gelate, tachicardia, respiro accelerato e le
lacrime che mi salivano agli occhi senza che io potessi farci niente. Volevo
solo scappare via da lì e mi stavo già mettendo il giubbotto mentre il
potenziale datore di lavoro ancora parlava. Tutto è iniziato quando lui ha
accennato alla disponibilità a spostarsi... in tutta Italia. Una delle prime
probabili tappe: Messina. Io vivo vicino a Pavia e ho paura ad andare a
Milano. Non so se mi spiego! Un impiego abbastanza di responsabilità in una
casa editrice. Possibilità di alti guadagni. "Io cerco un mastino" mi ha
detto l'editore. Io più che un mastino mi sento una merda di mastino. Così
io (che ho sempre sognato di viaggiare) ho rifiutato il posto perché quando
lui si è messo a parlare di Messina, Bolzano, Bergamo e Trieste mi è venuto
un attacco di panico. Le lacrime agli occhi. Non ha senso. So di non essere
normale. Ho pianto per tre ore dopo essere tornata a casa. Ho litigato con i
miei e anche col mio ragazzo, col quale ho fatto la pace... ma sto ancora
malissimo. Ora SO che non combinerò mai niente nella vita perché anche
quando le occasioni mi capitano... LE RIFIUTO!!! Perché continuare a vivere
allora? Cosa mi aspetta? Un impiego come cassiera o cameriera e una vita
trincerata fra quattro mura perché appena mi allontano da casa mi viene un
attacco di panico? Che senso ha vivere a questo punto? Ora SO. Non sono le
occasioni a non capitarmi. Sono io a rifiutarle. Questo si che è essere una
fallita. Ora sì che ho tutti i motivi per smettere di tentare di vivere.
Chiuderò il mio blog (inutile continuare a parlare se non si ha niente di
utile da dire), troverò un "bel" lavoro da cameriera, butterò nel
cesso la mia laurea e vivrò per sempre imprigionata nella mia stessa casa.
MA COSA MI SUCCEDE?
mette in ansia al solo pensarci. Anche di notte mi capitano strani attacchi
di tachicardia durante i quali ho l'impressione che il cuore debba sfondarmi
la cassa toracica. Cosa significa? La paura... mi blocca. Mi impedisce anche
di cogliere al volo le occasioni che mi si presentano. Oggi mi è stata
finalmente fatta un'ottima offerta e... l'ho rifiutata! Tutto a causa delle
mie paure. Ora penserete che non ho voglia di lavorare, ma vi giuro che non
è così. Credo di aver avuto un attacco di panico in piena regola.
Sudorazione a mille, mani gelate, tachicardia, respiro accelerato e le
lacrime che mi salivano agli occhi senza che io potessi farci niente. Volevo
solo scappare via da lì e mi stavo già mettendo il giubbotto mentre il
potenziale datore di lavoro ancora parlava. Tutto è iniziato quando lui ha
accennato alla disponibilità a spostarsi... in tutta Italia. Una delle prime
probabili tappe: Messina. Io vivo vicino a Pavia e ho paura ad andare a
Milano. Non so se mi spiego! Un impiego abbastanza di responsabilità in una
casa editrice. Possibilità di alti guadagni. "Io cerco un mastino" mi ha
detto l'editore. Io più che un mastino mi sento una merda di mastino. Così
io (che ho sempre sognato di viaggiare) ho rifiutato il posto perché quando
lui si è messo a parlare di Messina, Bolzano, Bergamo e Trieste mi è venuto
un attacco di panico. Le lacrime agli occhi. Non ha senso. So di non essere
normale. Ho pianto per tre ore dopo essere tornata a casa. Ho litigato con i
miei e anche col mio ragazzo, col quale ho fatto la pace... ma sto ancora
malissimo. Ora SO che non combinerò mai niente nella vita perché anche
quando le occasioni mi capitano... LE RIFIUTO!!! Perché continuare a vivere
allora? Cosa mi aspetta? Un impiego come cassiera o cameriera e una vita
trincerata fra quattro mura perché appena mi allontano da casa mi viene un
attacco di panico? Che senso ha vivere a questo punto? Ora SO. Non sono le
occasioni a non capitarmi. Sono io a rifiutarle. Questo si che è essere una
fallita. Ora sì che ho tutti i motivi per smettere di tentare di vivere.
Chiuderò il mio blog (inutile continuare a parlare se non si ha niente di
utile da dire), troverò un "bel" lavoro da cameriera, butterò nel
cesso la mia laurea e vivrò per sempre imprigionata nella mia stessa casa.
MA COSA MI SUCCEDE?